DORMIRE: L’ IMPORTANZA DEL SONNO
Il sonno è uno stato fisiologico in cui il livello di coscienza si riduce, seguito da un calo della funzionalità biologica. È un elemento indispensabile per la salute e l’equilibrio psicofisico dell’uomo.
Non è possibile stabilire una durata del sonno ottimale in quanto il suo bisogno varia da secoli ed è influenzato da diversi fattori tra cui l’età, la salute e lo stile di vita. Esiste tuttavia un tempo minimo e indispensabile alla sopravvivenza che deve essere dedicato ad esso.
Dormire a sufficienza, non ha soltanto la semplice funzione di riposare l’organismo, ma anche una funzione di conservazione delle funzioni cognitive, di recupero e fissazione dei dati appresi nella memoria a lungo termine.
A livello fisico è associato a una riduzione della pressione sanguigna, un miglior funzionamento del sistema immunitario e alla produzione di melanina e serotonina, ormoni che contrastano ansia e stress.
LE FASI DEL SONNO
Gli studi sul sonno hanno evidenziato che non è uguale per tutta la sua durata, ma è caratterizzato da un’alternanza regolare di due fasi: non-REM e REM.
Durante la prima fase si ha una produzione elevata dell’ormone della crescita, importante per la salute fisica; mentre nella seconda aumenta il flusso sanguigno verso il cervello, utile per la salute mentale.
La fase REM si verifica normalmente 4 o 5 volte per notte, durante la quale i sogni sono molto intensi e spesso accompagnati da alterazioni corporali fisiologiche come irregolarità cardiaca o respiratoria. Un giovane adulto raggiunge la fase di sonno REM più o meno 90 minuti dopo l’addormentamento; questa fase si ripete all’incirca ogni 2 ore e dura sempre un po’ di più fino ad arrivare al momento più lungo che precede il risveglio.
DISTURBI DEL SONNO
I disturbi del sonno sono parecchio diffusi al giorno d’oggi, colpiscono tutte le fasce d’età e possono manifestarsi con situazioni diverse: difficoltà ad addormentarsi, risvegli frequenti o risvegli precoci. Tali disturbi possono essere causati da vari fattori ad esempio cambi di stagione, variazioni ormonali, stress, situazioni emotive e frequenti variazioni delle abitudini di vita.
A complicare ulteriormente le cose sono l’assunzione di bevande energetiche e l’utilizzo di dispositivi elettronici, influenzando ulteriormente, in modo negativo, la qualità e la durata del sonno e impedendo all’organismo di riposare in modo adeguato.
Il tempo da dedicare al sonno è un discorso delicato, perché dormire poco crea una serie di disturbi, ma dormire troppo a lungo causa altrettanti fastidi.
RISCHI DEL DORMIRE TROPPO
L’importanza del sonno è ormai nota a tutti, tuttavia, è errato presumere che più si riesce a dormire e meglio sarà per la salute.
Dormire più del dovuto per periodi di tempo insolitamente lunghi, altera il naturale ritmo circadiano del corpo, causando la cosiddetta “ubriachezza del sonno”, una sensazione di sonnolenza con bassi livelli di energia che dura per tutto il giorno.
Esagerare con il sonno inoltre si ritiene possa causare un’alterazione dei livelli di serotonina e della capacità del corpo di rispondere ai livelli di glucosio nel sangue.
Le cause possono essere diverse, in alcuni casi è sintomo di depressione, in altri di narcolessia o ipersonnia, mentre a volte si tratta semplicemente di cattive abitudini consolidate nel tempo.
RISCHI DEL DORMIRE POCO
Al contrario, se invece non si dorme a sufficienza o si ha un sonno agitato che non permette di riposare profondamente, oltre a sentirsi stanchi e spossati, si riducono le prestazioni mentali, si abbassano le difese immunitarie, si verifica un malfunzionamento del sistema cardiocircolatorio e il metabolismo può subire rallentamenti.
Se per un lungo periodo di tempo il sonno non è abbastanza, aumenta il rischio di ammalarsi a causa dell’indebolimento del sistema immunitario, causando infezioni e influenze più frequenti.
Esiste inoltre una stretta correlazione fra sonno e aumento di peso. Le persone che dormono poco incorrono maggiormente nel rischio di diventare obese. Questo perché stare più tempo svegli crea uno squilibrio a livello ormonale.
Insomma, dormire poco o male può creare problemi all’equilibrio psico-fisico o addirittura accorciare la vita esponendo al rischio di contrarre malattie anche gravi.
CONCLUSIONE
Non è possibile stabilire una durata ottimale del sonno poiché il suo bisogno è altamente individuale e diverso per ogni individuo.
Ci sono tuttavia persone che necessitano di meno ore di sonno rispetto ad altri, ma che, pur dormendo poche ore, sono in grado di ripristinare il proprio equilibrio psicofisico. Tale condizione è estremamente soggettiva ed imparare a conoscere le proprie esigenze, migliorerebbe sensibilmente la qualità e la durata del sonno contribuendo a ottimizzare il proprio benessere quotidiano sia fisico che mentale.
CURIOSITA’
– Il record per il periodo di tempo più lungo senza dormire è di 11 giorni, stabilito da uno studente californiano nel 1964.
– L’uomo trascorre mediamente un terzo della sua vita dormendo.
– Il termine REM deriva dall’inglese “Rapid Eye Movement”, chiamato così proprio perchédurante tale fase del sonno gli occhi si muovono con movimenti ritmici rapidi.
– I neonati dormono circa 18 ore al giorno, contro le 5-7 ore degli anziani.