L’OBESITA’ AL GIORNO D’OGGI

L’obesità è una malattia che si caratterizza per un accumulo di grasso corporeo con conseguenze importanti per lo stato di salute e la qualità della vita.

Rappresenta uno dei più gravi problemi di salute pubblica del XXI secolo, e incide in maniera decisa sulla durata della vita in quanto, può comportare l’insorgenza di diverse patologie tra cui pressione alta, diabete, apnee notturne, malattie cardiovascolari e tumori.

CAUSE E PREVENZIONE

L’obesità è strettamente correlata allo stile di vita; da una parte un’alimentazione ipercalorica e dall’altra un ridotto dispendio energetico a causa di inattività fisica, la rendono una condizione ampiamente prevenibile.

Questo sbilanciamento tra le calorie assunte e quelle consumate comporta un accumulo di grasso in eccesso, facilmente evitabile attraverso un regolare esercizio fisico, una sana alimentazione e una vita attiva, elementi fondamentali per un peso corporeo corretto.

Vi sono poi ulteriori condizioni che favoriscono l’insorgenza di questa malattia.

Dormire poche ore nel corso della notte per esempio può generare squilibri ormonali con conseguente aumento di appetito e desiderio di cibi calorici e carboidrati.

Occorre prestare attenzione anche al periodo del post parto: alcune donne dopo il necessario aumento di peso dovuto alla gravidanza talvolta faticano a ritornare nella norma, contribuendo in alcuni casi allo sviluppo dell’obesità.

Più raramente l’obesità è dovuta anche a condizioni genetiche.

DIAGNOSI

L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) definisce l’obesità attraverso l’indice di massa corporea (IMC o BMI), un dato biometrico che mette a confronto peso e altezza.

L’indice di massa corporea si calcola dividendo il peso espresso in chilogrammi (kg) per l’altezza al quadrato espressa in metri (m).

Le definizioni dell’Organizzazione mondiale della sanità sono:

– Sovrappeso = IMC compreso fra 25 e 30

– Obesità = IMC uguale o superiore a 30.

L’ IMC è l’indice più ampiamente utilizzato per definire le condizioni di sovrappeso-obesità, tuttavia non fornisce un’informazione del tutto completa in quanto, non misura direttamente il grasso corporeo e non distingue tra massa magra e massa grassa, per cui, per esempio, un atleta può avere un IMC corrispondente all’obesità ma non per questo esserne affetto.

DIETA

La diffusa disponibilità di linee guida nutrizionali non è risultata sufficiente per combattere i problemi legati all’eccesso di calorie e agli errori nella scelta della dieta.

La maggior parte di questa energia alimentare in eccesso è dovuta all’assunzione di carboidrati semplici, in particolar modo con le bevande edulcorate, che ormai coprono quasi il 25% dell’energia alimentare quotidiana nei giovani; il consumo di bevande zuccherate è ritenuto uno dei fattori che hanno contribuito maggiormente al crescente tasso di obesità.

Anche i pasti fast food hanno concorso in misura considerevole alla diffusione dell’obesità. Il consumo di questi pasti è triplicato negli ultimi decenni.

I NUMERI

L’obesità è divenuta ormai una delle principali cause di morte prevenibile a livello mondiale. Alcuni studi statunitensi ed europei, effettuati su un campione a larga scala, hanno dimostrato che in media, l’obesità abbassa l’aspettativa di vita di circa 6-7 anni.

In Italia il 32% degli adulti è sovrappeso, mentre l’11% è obeso. In totale, oltre 4 adulti su 10 sono in eccesso ponderale.

Nel frattempo, il problema ha ormai iniziato ad interessare anche le fasce più giovani della popolazione. Nel XXI secolo, l’obesità infantile ha raggiunto proporzioni epidemiche in tutto il mondo.

In Italia il 23% dei bambini nella fascia di età tra gli 8-9 anni è in sovrappeso e l’11% in condizioni di obesità. Nella prima infanzia, l’obesità può spesso essere addebitata alla malnutrizione: i cambiamenti endocrini che si verificano durante i periodi di malnutrizione, infatti, possono favorire gli accumuli di grasso.

CURIOSITA’

– In alcune regioni del mondo l’obesità è addirittura percepita come un simbolo di ricchezza e fertilità.

– Per una donna con figli la probabilità di diventare obesa aumenta di circa il 7%, mentre per un uomo del 4%. 

 

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