SALTO CON LA CORDA: I BENEFICI CHE NON TI ASPETTI
Il salto della corda nasce in Europa come gioco per bambini intorno al XVIII secolo. Diffondendosi dapprima nell’antica Grecia e successivamente nell’antica Roma, si assiste a una vera e propria esplosione dei giochi con la corda.
Il gioco consisteva nel saltare una corda fatta oscillare al di sotto dei piedi ed al di sopra della testa. A far oscillare la corda può essere lo stesso soggetto che effettua il salto, o altri due che ne tengono i capi. I ragazzi spesso gareggiavano in abilità, singoli o in gruppo e talvolta accompagnati da filastrocche.
A differenza di altri giochi diffusi negli ultimi due secoli destinati a scomparire, il salto della corda è diventato anche un esercizio di fitness, entrando nel mondo dello sport grazie alla boxe, dov’è tutt’ora è un esercizio indispensabile per ogni pugile.
BENEFICI
Il salto della corda viene spesso sottovalutato, ma in realtà si tratta di uno degli esercizi più completi da svolgere per mantenersi in forma.
Coinvolge tutti i muscoli del corpo e contribuisce a bruciare calorie, infatti è ritenuto l’esercizio aerobico con il dispendio energetico più elevato di tutti.
I benefici riguardano anche la postura, l’equilibrio, la resistenza, l’agilità e la velocità. Ma non è tutto perché favorisce anche la circolazione sanguigna migliorando il ritorno venoso, rinforza il cuore, migliora la capacità respiratoria e ha un’azione contro la cellulite e le adiposità localizzate.
MUSCOLI COINVOLTI
Il salto della corda oltre ad essere un validissimo esercizio aerobico è utile nel tonificare diversi gruppi muscolari.
I polpacci sono quelli che beneficiano maggiormente della sollecitazione dei salti perché forniscono la spinta per sollevare il corpo da terra. Anche i quadricipiti femorali sono coinvolti attivamente insieme ai glutei che, facendo parte della catena cinetica posteriore, vengono ovviamente coinvolti durante il salto.
Contrariamente a quanto si pensa, saltando la corda vengono allenati anche i muscoli della parte superiore del corpo, più che altro in isometria, cioè in tensione senza accorciarsi. Quelli maggiormente sollecitati sono tutto il gruppo dei tre deltoidi (anteriore, posteriore e laterale), e le braccia con il bicipite ed il tricipite.
Mantenere l’equilibrio mentre si salta è un’attività che richiede un grande sforzo da parte dei muscoli stabilizzatori: è qui che entrano in gioco anche gli addominali e i lombari.
SALTARE LA CORDA IN MODO CORRETTO
Ci sono delle regole base per saltare la corda, è bene seguirle per allenare bene i muscoli coinvolti e non rischiare cattive posture, che alla lunga possono causare anche infortuni.
Una perfetta postura da mantenere è petto in fuori ben aperto, spalle larghe e dorsali contratti, in questo modo alleneremo arche tutti i muscoli di stazionamento della nostra colonna vertebrale. L’addome dovrà anch’esso rimanere sempre contratto.
L’esercizio con la corda se ben eseguito, contribuisce nel tempo a migliorare la postura, è molto indicato infatti per le persone che hanno le spalle ricurve in avanti.
CONTROINDICAZIONI
Saltare la corda non comporta particolari rischi come quelli che potrebbero sorgere in una sala pesi o in uno sport da contatto, tuttavia ci sono alcune accortezze da seguire per evitare spiacevoli infortuni:
– per i principianti è consigliato non saltare a piedi uniti, il rischio è non saltare bene sull’avampiede e danneggiare così la schiena;
– evitare di saltare sui talloni per non incorrere in eventuali micro-compressioni che possono danneggiare il rachide lombare;
– se si soffre di ernia, lombalgia o di problemi articolari evitare gli esercizi con la corda. Anche per i soggetti che soffrono di problemi cardiovascolari e cardiocircolatori è consigliabile consultare il proprio medico prima di eseguire questi esercizi.
CONCLUSIONE
Anche se è un esercizio particolarmente semplice, saltare la corda richiede coordinazione e tecnica, che viene affinata con il continuo l’allenamento.
Il salto con la corda è un esercizio veloce e versatile che può essere eseguito praticamente ovunque.
CURIOSITA’
– Inizialmente al posto della corda si usava un ramo di luppolo privato delle foglie.
– In Sicilia durante il salto della corda si dovevano dire due parole: “piparuallu” per far girare la corda più veloce, “spiazii” per farla andare più lenta, oppure”aranciu – limuni – mandarinu”.